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Un volume inedito che documenta l'emergere di un poeta in continuo ascolto di se stesso e della vita. Il carteggio tra due artisti delle lettere, Vittorio Sereni e Roberto Pazzi, rivela curiosità, aneddoti, richiami che offrono una panoramica di un'epoca nella quale la poesia si è mossa con alterne fortune. Il libro si apre con un'intervista a Pazzi in cui lo scrittore ferrarese ci accompagna in un ideale viaggio tra le pieghe della sua poetica, accolta con favore da Sereni, e che privilegia i temi della giovinezza, del passato addolcito dalla malinconia, dei luoghi più cari, del vivere in continua sospensione verso un futuro inconoscibile. Segue l'ampio epistolario che mette in risalto il rapporto di stima e amicizia intercorso tra Sereni e Pazzi, spezzato solo dalla morte del primo. In molte lettere emerge l'appassionato e talvolta contrastato coinvolgimento letterario che entrambi hanno vissuto, come una sorta di salvifico elemento dell'esistenza. A chiudere il volume una selezione di poesie di Pazzi scelte tra le prime e le più recenti, a esemplificare un emblematico percorso nei versi di una vita.